La prima giornata

Comincia con un argento e un bronzo l'Europeo azzurro
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Finale
27-07-2010

La prima giornata

Comincia con un argento e un bronzo l'Europeo azzurro

    Riflessi d'argento e di bronzo per l'Italia nella prima giornata dei Campionati Europei di atletica leggera che hanno  preso il via oggi a Barcellona. Il mattino ha... l'argento in bocca per gli azzurri che vedono il campione olimpico Alex   Schwazer piazzarsi al secondo posto nella 20 km di marcia maschile, proprio la gara che ha dato il via alla kermesse   continentale e che ha assegnato il primo titolo al russo Stanislav Emelyanov. Bronzo per il portoghese Joao Vieira.

    L'ottimo comportamento dei marciatori azzurri e' completato dal quinto posto conquistato da Giorgio Rubino, mentre si e' ritirato a meta' gara l'altro azzurro, Ivano Brugnetti. Piu' scuro, di bronzo, il calar del sole con il terzo posto di  Daniele Meucci nei 10.000 metri. Una medaglia che vale oro quella del 24enne fondista pisano, perche' inattesa. La  lotta per la vittoria sembra un fatto privato tra il britannico Mo Farah e lo spagnolo Landassem che a due chilometri  dall'arrivo si involano. Meucci e' dietro insieme all'altro britannico Thompson e l'altro iberico Castielljo. A tre giri, Farah  si fa da parte e accusa lo spagnolo di non far nulla, ottenendo risposta immediata. Castillejo si stacca e a due giri appare chiaro che Meucci e' in lotta per il bronzo. Farah parte ai 300 e lo stadio si infiamma, Thompson e Meucci  guadagnano metri sullo spagnolo Landassem.

    L'ultimo rettilineo e' un film: Farah si invola, Landassem si schianta, Meucci sceglie l'interno su Thompson e recupera  centimetri, centimetri, centimetri fino al tuffo finale. Il photofinish beffa l'azzurro, che comunque e' terzo (28'27"33 il  tempo dell'azzurro e del britannico), e regala una fantastica seconda medaglia alla squadra italiana in questa prima  giornata degli Europei.

    "Sono contento perche' non me l'aspettavo" dice Meucci. "Il mio allenatore mi ha sempre detto che sarebbe stato oggi  il giorno cruciale della mia stagione e mi ha portato a puntino" racconta l'atleta dell'Esercito. "Io pensavo di finire  sesto - settimo, poi quando ho visto che le gambe giravano ho detto magari salto l'ultimo giro ma provo a satre  con loro - racconta -. Ho provato fino in fondo e mi sono buttato ma ormai sono abituato a perdere le volate  cosi', ma sono contento cosi', perche' non me l'aspettavo". "Dedico questa medaglia a tutte le persone che mi sono  state vicine in questi otto anni, soprattutto ad una persona che e' sempre nel mio cuore, a Massimo Rrosellini che ci  ha lasciato, e' stato lui insieme ora al mio allenatore Luigi Principato che mi ha fatto arrivare qui".

    La prima giornata vede l'assegnazione anche delle medaglie nel getto del peso femminile. Si registra la seconda  doppietta messa a segno dalla Bielorussia con l'oro di Nadzeya Ostapchuk che ha vinto con 20,48, davanti alla  connazionale Natallia Mikhnevich, seconda con 19,53 e alla russa Anna Adeyeva, bronzo con 19,39. In pedana c'era  anche la nostra Chiara Rosa che, pero', fatica a trovare il giusto dinamismo in pedana, piazzando prima un 17,29, e  poi aggiungendo una ventina di centimetri (17.49), ma il risultato e' solo il dodicesimo posto parziale. Il terzo lancio,  nullo, non sposta la linea di confine: la Rosa saluta dal tredicesimo posto, con il rammarico di aver chiuso il turno di  finale con 77 centimetri meno della qualificazione del mattino.

    Nella sessione pomeridiana, tutti e tre i velocisti in gara accedono alle semifinali dei 100: Emanuele Di Gregorio con  10"31, Simone Collio con 10"43 e Fabio Cerutti con 10"38. Accesso alla finale anche per due triplisti su tre: Fabrizio  Schembri al primo tentativo azzecca un eccellente 16,96 (vento +0.1), miglior misura stagionale, e saluta subito la  compagnia. Fabrizio Donato spende prima un nullo, ma poi, alla seconda prova piazza un buon 16,88 (+2.0), e  raggiunge il compagno di nazionale. Daniele Greco e' out, ma si difende abbastanza bene. Chiude con 16,51 di  miglior misura, dopo un nullo e un 16,37. Il francese Tamgho scioglie la riserva sul suo stato di salute planando a  17,37.

    Marco Fassinotti ha conquistato l'accesso alla finale del salto in alto, superando al primo tentativo l'asticella  posta a 2,26. Fuori, invece, Silvano Chesani, fermatosi a 2,19 ed anche il neo campione italiano Filippo Campioli, al quale non  basta la misura di 2,23, purtroppo gli errori lo piazzano al 14^ posto. Eliminate dopo le batterie degli 800, sia  Elisa Cusma Piccione, che ha chiuso al terzo posto la sua batteria con il tempo di 1'59"80, nono complessivo e fuori  dagli otto posti di finale. Eliminata anche Daniela Reina. Zahra Bani chiude il suo turno di qualificazione del giavellotto  il sesto posto, e con una misura, 56,68 (al primo ancio, seguito poi da un nullo e da un modesto 52,19), che sembra
    proprio il punto di equilibrio della prova. Per la finale potrebbe anche bastare, ma certo, i rischi non sono indifferenti.

    E  infatticosi' e'. La piemontese finisce undicesima dopo l'ultimo lancio, guadagnando l'accesso alla finale. Guida la lista la primatista del mondo, la ceca Barbora Spotackova, con 65,56, davanti alla tedesca Obergfoll, 65,05. Sara' una  gara di straordinari intensita' agonistica.

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