01-08-2010
Staffetta d'argento
Primato italiano per gli azzurri nella 4x100, battuti solo dalla Francia. Germania terza
L'Italia ha conquistato la medaglia d'argento nella staffetta 4x100 maschile agli Europei di atletica di Barcellona. Gli azzurri Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci si sono piazzati secondi con il nuovo record italiano di 38"17 dietro alla Francia, oro in 38"11 con la miglior prestazione europea stagionale grazie a Jimmy Vicaut, Christophe Lemaitre, Pierre-Alexis Pessoneaux e Martian Mbandjock. Il bronzo è andato alla Germania con 38"44.
La staffetta azzurra ha fatto cadere un record nazionale che resisteva da 27 anni. Il precedente primato risaliva al 10 agosto del 1983, quando Stefano Tilli, Carlo Simionato, Pierfrancesco Pavoni e Pietro Mennea corsero in 38"37 ai Mondiali di Helsinki. In campo maschile i record italiani più antichi restano quelli di Marcello Fiasconaro (800 metri in 1'43"7 nel 1973) e Pietro Mennea (100 metri in 10"01 nel 1979, 200 metri in 19"72 nel 1979).
Nella staffetta odierna Collio nella seconda frazione ha tenuto testa a Lemaitre, oro nei 100 e nei 200 in questi Europei, lanciando nel migliore dei modi Di Gregorio, primo all'ultimo cambio. Sul rettilineo finale Checcucci ha dato l'impressione di potere allungare nei primi 50 metri per poi cedere al ritorno del francese con uno scarto di appena sei centesimi di secondo.
Argento europeo e record italiano, 27 anni dopo lo storico quartetto (Tilli, Simionato, Pavoni e Mennea, 38''37 il 10 agosto del 1983) che fu argento mondiale a Helsinki, nella prima edizione della rassegna iridata. La prova continentale di Barcellona manda in orbita Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Maurizio Checcucci, con il secondo posto ed il primato nazionale portato a 38''17, tempo fantastico, che vale la seconda piazza europea e la quarta mondiale nei tempi di quest'anno.
Vince la Francia del 'Bolt d'Europa' Cristophe Lemaitre (il primo a riuscire nella tripletta nella storia dei campionati: oro nei 100, 200 e nella staffetta 4x100), ma l'Italia e' li', a soli 6 centesimi dall'oro (38''11 contro 38''17). Il bronzo va alla Germania, che chiude in 38''44. Cosi' per la staffetta azzurra si chiude il cerchio di un anno fantastico, quello della maturazione dei ragazzi dello sprint italiano, quattro ex individualisti che hanno capito, dopo la finale mondiale di Berlino 2009, di poter fare qualcosa d'importante, ma solo se uniti dal vincolo di squadra.
Aiutati in questo dal responsabile della velocita' azzurra azzurro Filippo Di Mulo, e dal tecnico Roberto Piscitelli, che hanno letteralmente ricostruito in questi mesi una staffetta di valore mondiale. Il film della gara dice che tutto e' andato alla grande. Il cambio tra Donati e Collio e' un flash, e nulla puo' Lemaitre contro la voglia di spaccare il mondo degli italiani, e contro la loro superiore tecnica di cambio. Collio vola, e cambia ancora in flash con Emanuele Di Gregorio, secondo Di Mulo ''uno che disegna curve come Giotto''.
L'Italia e' prima, cambia per l'ultima volta con circa un metro di vantaggio sui francesi, e l'attacco al rettilineo di Maurizio Checcucci (36 anni!) e' commovente: il fiorentino macina metri, ed il francese Martial Mbandjock, uno da 10''08, bronzo nei 100, fatica a recuperare. Alla fine pero' ci riesce, sulle righe, come si dice in gergo, con l'Italia sempre li': si chiude in tuffo, e la Francia dei fenomeni deve buttarsi per battere quest'Italia fantastica, che regala all'Italia dell'atletica la sua sesta medaglia (la quarta d'argento) di questi Europei.