Robert Mapplethorpe - la fotografia si trasforma in arte contemporanea
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Robert Mapplethorpe è considerato uno dei più importanti e influenti fotografi del Novecento. Il Getty Museum di Los Angeles gli ha dedicato quest'estate una retrospettiva con esposte le opere che lo hanno reso celebre: i ritratti in bianco e nero di artisti e personaggi famosi, i nudi sia maschili che femminili, le nature morte di fiori (intesi come organi riproduttivi) e i reportage sul mondo del bondage e del sadomaso della New York degli anni Settanta.
Mapplethorpe nacque nel 1946 a New York. Dopo aver frequentato la scuola d'arte a Brooklyn, iniziò a fare dei collage con immagini ritagliate da libri e riviste. Nel 1970 comprò una Polaroid per scattare da solo le foto per i collage. Fu l'inizio di quello che divenne una figura di spicco dell'underground newyorchese, di un modo di fotografare, sia per i soggetti che per la tecnica, che dette scandalo e ne fece un simbolo di una certa rivoluzione contro il concetto di osceno.
Arriva al cinema come film evento lunedì 24 ottobre con Wanted e Feltrinelli Real Cinema MAPPLETHORPE, LOOK AT THE PICTURES di Fenton Bailey e Randy Barbato, film documentario su Robert Mapplethorpe, artista controverso del XX secolo che è riuscito a trasformare la fotografia in arte contemporanea.
Primo lungometraggio realizzato sulla sua vita dalla morte nel 1989, il documentario è un toccante ritratto nel quale le testimonianze del fratello Edward, di amici, modelle, collaboratori e la speciale partecipazione di Patti Smith si intrecciano a inedite interviste dello stesso fotografo nelle quali racconta con un’onestà scioccante la sua vita, gli amori e il lavoro.
Direttamente dall’archivio della Mapplethorpe Foundation i registi mescolano alla narrazione filmati e un repertorio fotografico mai visto, che permettono allo spettatore di scoprire l’uomo che ha vissuto la propria vita nello stesso modo in cui scattava le fotografie: in bianco e nero.
E' proprio di Robert Mapplethorpe è una delle immagini più iconiche di Patti Smith, quella della cover di Horses, del 1975. Con la grande cantante, conosciuta quando era ancora una spiantata fuggita di casa, Robert Mapplethorpe convisse a lungo.
Avviso ai naviganti da parte di Federico Bernocchi, che di film ne ha visti di tutti i colori: il documentario ha immagini decisamente forti ed esplicite.